Ingrediente pentru un tort de miere, cu dragoste





Una tovaglia di plastica diventa un ponte simbolico, che guida l’artista attraverso un viaggio a ritroso lungo il suo albero genealogico, con uno sfasamento geografico, linguistico, generazionale. Il disordine delle fotografie rivela un misunderstanding linguistico: nell’archivio fotografico della madre, l’artista scopre quella che immagina – o desidera – essere una lettera d’amore di gioventù sul padre. Scritta in una lingua che, sebbene materna, non le è mai stata trasmessa, la lettera si rivela essere una piccola raccolta di ricette. Il piccolo ricettario diventa l’occasione per ricongiungersi dopo anni dalle zie in Romania e cucinare con loro, in un contesto di totale incomprensione reciproca, una torta – ancora una volta oggetto di ambiguità.
Per la fretta, o l’emozione, quella che doveva essere una torta di miele finisce per diventare una torta di mele. Il progetto documenta così lo straniante affetto verso un’identità familiare perduta. Questa riconnessione viene simbolicamente ricreata attraverso il tavolo stesso, un luogo di incontro fisico e metaforico dove il linguaggio, il cibo e i gesti servono come strumenti per ricostruire un dialogo tra passato e presente.
Trasformando l’incomprensione in un’opportunità di riscoperta, la lingua diventa uno strumento di rivendicazione culturale e identitaria.
Progetto presentato in Giovane Fotografia Italiana #12 | UNIRE / BRIDGING
BIO
Sara Lepore

Sara Lepore è una fotografa nata a Carpi nel 1999. Dopo aver completato gli studi a Bologna presso Spazio Labo’ nel 2020, ha approfondito la sua formazione attraverso percorsi interdisciplinari come Speciale 1825 di Fotografia Europea e Jest, Torino. Successivamente ha ottenuto una borsa di studio per il Master Filling the Gap, presso la
Fondazione Studio Marangoni, Firenze.
Selezionata come artista in residenza presso l’IIC di Bucarest, ha esposto in mostre personali e
collettive, tra cui A pick Gallery, Shado Officine Fotografiche, Centrale Festival, Bucharest
Photofest, IIC di Bucarest. Attualmente insegna fotografia mentre sta completando gli studi in Comunicazione e Media Contemporanei per le Industrie Creative presso l’Università di Parma.
Attraverso le strategie transmediali lavora con la fotografia e il video per parlare di temi legati
all’identità e all’opacità. La sua pratica esplora la relazione tra contenuto e contenitore per dare
forma al risultato finale dei suoi progetti.