Transcendence

Mentre fin dall’alba dei tempi gli esseri umani si sono sempre affidati al destino divino, la scienza ci ha recentemente fatto capire quanto le nostre scelte quotidiane stanno definendo il nostro mondo futuro. Di fronte al dilemma tra la perdita del comfort immediato e la perdita di un benessere durevole fornito dai nostri ecosistemi, potremmo chiederci quale strada sceglieremo. In che modo possiamo migliorare la nostra resilienza? Sarebbe veramente la tecnologia la nostra salvatrice? Oppure dovremmo optare per un approccio di decrescita? E, più precisamente, come raggiungeremo una forma di trascendenza con il mondo vivente che ci circonda? Combinando narrazioni personali e osservazioni di metamorfosi paesaggistiche, Transcendence indaga i diversi modi di essere resilienti attraverso temi come gli alloggi alternativi, le nuove tecnologie, il low-tech, le comunità emergenti, l’eco-femminismo, le risorse limitate e la conservazione della biodiversità. Ispirato dai dubbi e riflessioni della fotografa stessa, questo progetto intende ritrarre le riflessioni di una giovane generazione persa tra l’ansia ecologica e il desiderio di iniziare cambiamenti profondi. Attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, lo sguardo di Cinzia Romanin invita a rallentare per osservarsi intorno e a riflettere sull’impatto delle nostre decisioni attuali e future.

Progetto presentato in Giovane Fotografia Italiana #11 | CONTAMINAZIONI


BIO

Cinzia Romanin
(Bruxelles, 1995)

Cinzia Romanin (Bruxelles, 1995) è un’artista visiva belga e italiana che si è laureata in architettura prima di proseguire degli studi di fotografia alla scuola di Venezia. Decisamente influenzata da questo specifico background, il suo lavoro fotografico è caratterizzato da un particolare interesse per le dimensioni ecologiche, sociali e territoriali.

Attraverso l’obiettivo del suo banco ottico analogico utilizzato come un mezzo lento e sociale, il suo sguardo ci immerge in un universo sensibile e impegnato nel riconsiderare le problematiche del nostro mondo futuro. Il lavoro di Cinzia Romanin è stato esposto alla galleria Valerie Traan, il Padiglione dell’Arsenale di Parigi, il Museo del design di Gand, il Centro d’arte contemporanea Z33, la galleria 254Forest, il centro fotografico Diaphane, il festival Encontros Da Imagem di Braga e il festival PhMuseum Days di Bologna. Inoltre è stata anche finalista di premi come PEP News Talents 2023 e Encontros da Imagem Discovery Award 2023.