Tomaso Clavarino

Ballad of Woods and Wounds

“A volte nella vita gli eventi si susseguono uno dopo l’altro, non ti danno respiro. La notizia della gravidanza della mia compagna; un lutto che ci ha colpito nel profondo; l’impossibilità di ricevere un abbraccio da amici e parenti; l’Italia, e il mondo intero, bloccati da una pandemia. Ecco allora l’esigenza di respirare, di tornare nel luogo in cui sono cresciuto, che da sempre ha rappresentato un rifugio sicuro: un’isola felice immersa in una tranquillità irreale.
Cocconato d’Asti, nel Basso Monferrato, Piemonte. Qui tutto sembra fluttuare in una surreale calma. Ed è in questa realtà, come sospesa nel tempo e nello spazio, che è nata Ballad of Woods and Wounds, una sorta di ballata campestre, che parla di me, delle mie radici, di chi mi sta intorno, di una nuova vita, ma soprattutto della tensione che in questo periodo pervade le nostre di vite.”

Tomaso Clavarino
(Torino, IT, 1986)
I suoi lavori sono regolarmente pubblicati dai principali magazine internazionali.
Parallelamente al suo lavoro editoriale porta avanti una ricerca personale che lo ha portato a sviluppare progetti fotografici esposti e proiettati in gallerie, spazi pubblici e nei maggiori festival fotografici: da Giovane Fotografia Italiana nell’ambito di Fotografia Europea a Les Rencontres d’Arles, da Athens Photo Festival a Format 19, da Cortona On The Move ad Encontros da Imagem, da Triennale Milano a Photokatmandu.
Collabora con musei ed istituzioni, è co-curatore di JEST, spazio indipendente per la fotografia a Torino, docente allo IED di Torino e alla scuola di fotografia e cinematografia FProject di Bari ed il suo lavoro è rappresentato in Italia dalla galleria studiofaganel di Gorizia.