NOTES FOR A SILENT MAN

Questo è un viaggio iniziatico. È il racconto dell’accettazione progressiva di un’altra parte di se stessi, dell’uguale in mutazione; in una parola, del nuovo, in una delle sue molteplici forme. Si decide di affrontare le emozioni attraverso le immagini di famiglia e le fotografie scattate durante un viaggio, intrapreso proprio alla riscoperta della memoria e dei ricordi legati alla figura paterna. Camerini è come un archeologo: le schegge della propria esistenza sono andate a finire nei punti più profondi della memoria e, per ricostruire questi ricordi, l’autore attraversa fisicamente i luoghi dell’infanzia.

Per questo ascende le montagne che era solito frequentare durante le vacanze estive, dorme in tenda e va a rivedere gli stessi panorami. Raccoglie pezzi che si trasformano in isole di arcipelaghi sconosciuti; vola e nel volare si posa nei punti instabili del suo io. Si registra nel suo cambiamento: è un uomo e crea un autoritratto, uno specchio del sé.

Il racconto è lieve e delicato e il resto della famiglia resta in silenzio. Per parlare al padre, Camerini usa la macchina fotografica e le immagini si trasformano in un linguaggio, in un tentativo di spiegazione.

L’esperienza mistica, l’ascesa, la solitudine diventano momenti necessari all’auto realizzazione. Per capire bisogna mettersi alla prova, ascoltando, mostrando e rendendo pubblico un significato privato: questa storia è nostra perché crescere è un’esperienza di tutti.

Padre e figlio si incontreranno? Vi incontrerete?

La domanda resta aperta: le relazioni sono creature instabili nella nostra esistenza.

Progetto presentato in Giovane Fotografia Italiana #07 | ROPES / CORDE

BIO

EMANUELE CAMERINI
(B. 1987)

Emanuele Camerini affianca al lavoro editoriale un percorso di ricerca fotografica personale che, attraverso una narrativa intimista, si pone tra la fotografia documentaria e quella concettuale.

Dopo aver conseguito il diploma triennale in Fotografia allo IED di Roma nel 2010, nel 2014 frequenta la Danish School of Media and Journalism di Aarhus e, grazie ai lavori realizzati durante gli studi ottiene i primi riconoscimenti nel mondo fotografico, come il Canon ProfiFoto Prize nel 2015.

Sempre nel 2015 è tra i fotografi invitati a partecipare alla masterclass con Aaron Schuman presso la ISSP in Lettonia.

Con la casa editrice indipendente Witty Kiwi pubblica nel 2016 il suo primo libro Notes for a Silent Man.

Come freelance lavora con diverse testate nazionali e internazionali, tra le altre “The New York Times”, “Financial Times”, “Outline”, “Die Zeit”, “Stern”, “Der Freitag”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “IO Donna”. Vive e lavora in Italia.


emanuelecamerini.it