The Ugly Duckling
Non sempre la mente umana va d’accordo con i cambiamenti e con ciò che ne consegue; per questo crea barriere naturali e prova disagio di fronte a situazioni mai provate prima. Inconsciamente facciamo in modo di restare ancorati al punto di partenza, in un cono d’ombra noto che impedisce di scommettere su di sé. Queste difficoltà generano grande paura, pongono le basi per un cattivo sviluppo della percezione di sé e quindi impediscono l’autostima. A quel punto si crede solo alla percezione negativa che la collettività ci rimanda, convinti di non avere valore in senso assoluto. L’identità che ci viene attribuita entra nella parte al punto che non importa quanto si provi a fuggire lontano: ci insegue come un’ombra. Fino al giorno in cui ci si presenta un dubbio: sono davvero gli altri a sbarrarci il cammino o siamo noi ad aver scelto di vivere alla periferia del nostro potenziale? Chi ha tracciato veramente il confine? Il percorso di accettazione, allora, diventa una sfida personale, un rito di passaggio che consente di non portarsi dietro il proprio passato come una valigia pesante. Se si cede alla paura, si finisce per restare tutta la vita identificati con questa falsa immagine; se si ha il coraggio di affrontare se stessi, si arriva alla progressiva liberazione dai vincoli dell’alienazione. Riconoscerli è il primo passo.
Progetto selezionato per Giovane Fotografia Italiana #09 – POSSIBILE
BIO
GIULIA VANELLI
(Lucca, 1996)
Giulia Vanelli nasce in Toscana nel 1996. Nel 2018 trascorre un periodo di scolarizzazione presso la Stephen F. Austin University, in Texas. Nel 2019 consegue la laurea in Fotografia presso la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, dove attualmente insegna. Nel 2020 viene selezionata per una residenza artistica presso Fabrica, centro sperimentale della comunicazione del gruppo Benetton. Nel 2021 è tra i principali artisti chiamati ad esporre al Festival Diecixdieci di Gonzaga. Attualmente è impegnata con FOLIO, la Masterclass internazionale sul fotolibro nata dalla collaborazione tra PhMuseum e Witty Books. La sua ricerca artistica parte sempre da esperienze personali; nel suo lavoro fonde narrazioni documentarie con approcci intimi.
© Giulia Vanelli