Giovane Fotografia Italiana on the Road
Nell’ambito di Cantica 21, il Bando ideato dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per valorizzare l’arte contemporanea sono stati selezionati tre artisti che hanno partecipato a Giovane Fotografia Italiana: Emanuele Camerini, Jacopo Valentini e Martina Zanin. L’obiettivo del bando è il sostegno della produzione di opere di artisti emergenti, esponendo i progetti selezionati negli Istituti Italiani di Cultura, nelle Ambasciate e nei Consolati.
Emanuele Camerini – Brandbury
Ad Emanuele Camerini in particolare, artista dell’edizione #07, la destinazione selezionata è la sede dei Musei Civici di Reggio Emilia, nella quale verrà esposto l’opera Bradbury. Un progetto che nasce attraverso alcune domande: La fortuna esiste davvero? È una questione di coincidenze o è l’attitudine verso le cose che rende alcuni più fortunati di altri?
Attraverso queste domande, nasce un dialogo tra l’artista e i professori di Fisica Teorica dell’Università di Catania. Il dialogo fornisce un modello statistico che quantifica l’incidenza dell’intelligenza e del caso sulla possibilità di avere successo nella vita. Con Beginner’s Luck Emanuele, ha raccolto un panorama di documenti diversi per indagare come la fortuna, sia essa un’invenzione, un prodotto, una promessa o una fede. Gioca a dadi con le nostre vite, le condiziona e le trasforma.
L’opera pensata come un dittico in tecnica mista unisce opere in carboncino su carta.
Da una parte troviamo 6 carboncini che ricostruiscono la traiettoria dell’ultimo giro della finale dei 1000m di pattinaggio di velocità delle Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002. Dall’altro una sequenza in loop del video, che rappresenta la relazione che esiste tra merito e successo e il ruolo in essa giocato dalla fortuna.
QUI TROVI IL PROGETTO DI EMANUELE CAMERINI PER GFI#07
Jacopo Valentini – Concerning Dante / Autonomous Cell
Jacopo Valentini artista dell’edizione #07 di Giovane Fotografia Italiana attraverso un’installazione fotografica dal titolo Concerning Dante / Autonomous Cell
ripercorre i viaggi di Dante Alighieri, quelli reali compiuti in Italia e quelli immaginifici descritti nella Divina Commedia.
Nel progetto fotografico saranno raccontati tre luoghi, interpretati simbolicamente come i tre varchi verso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, punti di contatto tra la narrazione della Commedia e il territorio italiano: i Campi Flegrei, che erano per gli antichi l’accesso agli inferi; la Pietra di Bismantova, ritratta a simboleggiare il Purgatorio, seguendo l’esplicito richiamo contenuto nel IV Canto del libro; il Delta del Po, scelto come pretesto visivo per evocarne le suggestioni attraverso la peculiarità del paesaggio.
Ognuno dei tre luoghi è rappresentato da un dittico, composto da un brano di paesaggio e una natura morta inerente a ciascuno dei contesti citati, capace di esplicare come il portato culturale della Commedia sia profondamente sedimentato lungo il nostro paese.
L’opera sarà esposta all’ FMAV – Fondazione Modena Arti Visive Galleria Civica di Modena, Modena (MO).
QUI TROVI IL PROGETTO DI JACOPO VALENTINI PER GFI #07
Martina Zanin – Older Than Love
Martina Zanin artista dell’edizione in corso #08 di Giovane Fotografia Italiana, attraverso un’installazione composta dall’uso di fotografia, materiali d’archivio e materiali audiovisivi, presenta Older Than Love.
Older Than Love è un’opera multimediale che prende come punto di partenza il rapporto personale dell’artista con il padre, sviluppandolo attraverso la metafora del falco e la sua preda e creando un parallelismo tra l’aggressività animale e quella umana.
L’opera tratta il tema dell’aggressività e i sotto-temi associati, come la paura, la rabbia e l’amore, sottolineando come in ogni relazione in cui si crei un legame di attaccamento è insito un elemento di aggressività. Essa non è una caratteristica di personalità assoluta, ma l’insieme di vissuti pregressi in un determinato contesto.
L’opera multimediale è composta da fotografia, materiale d’archivio, video e suono, al fine di rendere manifesta attraverso la sollecitazione di tutti i sensi l’aggressività e l’ambivalenza delle relazioni e della loro percezione. L’opera intende focalizzare su come dei comportamenti apparentemente normali possano essere interpretati negativamente e, al contrario, come comportamenti negativi possano invece essere normalizzati all’interno delle relazioni, inducendo il fruitore a riflettere sulla natura dell’aggressività – se un istinto o un comportamento appreso.
L’opera sarà esposta all’ FMAV – Fondazione Modena Arti Visive Galleria Civica di Modena, Modena (MO).
QUI TROVI IL PROGETTO DI MARTINA ZANIN PER GFI #O8
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