
Dal 17 gennaio al 18 febbraio 2024 il lavoro di Giulia Mangione – vincitrice della scorsa edizione di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri nell’ambito del festival Fotografia Europea a Reggio Emilia – è esposto in Triennale grazie alla partnership tra Comune di Reggio Emilia e Triennale Milano.
Triennale Milano
17 gennaio – 18 febbraio 2024
ingresso libero
orari: martedì – domenica 11 – 20 (ultimo ingresso ore 19)
© Giulia Mangione, Missile Range, 2022 (Arizona, USA)
La mostra di Giulia Mangione, The Fall, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, riunisce una serie di fotografie che guardano ai numerosi miti e credenze attorno al tema dell’Apocalisse e alla fine del mondo. Il progetto riflette su come l’appartenenza a una comunità o a un culto religioso possa far sentire le persone più sicure e protette da ciò che temono possa accadere. Da La Palma nelle Isole Canarie, agli Stati Uniti e all’isola greca di Patmos, dove è stato scritto il Libro dell’Apocalisse, Giulia Mangione indaga come la società si prepara ad affrontare eventi potenzialmente catastrofici. Negli oltre 8000 chilometri percorsi negli Stati Uniti, Giulia Mangione è andata alla ricerca di survivalisti, preppers, membri di culti religiosi e persone che abitano nei bunker. Ogni visita è documentata da una serie di ritratti fotografici accompagnati da un racconto costruito con interviste, registrazioni sul campo, appunti di viaggio.

Bunk Bed, 2020 (Belgium)

Revelation, 2022 (Patmos)

War Pumpkin, 2022 (Montana, USA)

And I Saw, and Behold, a White Horse, 2022 (Patmos)

The Hills Have Numbers, 2022 (Idaho, USA)
Il format di Giovane Fotografia Italiana prevede una open call gratuita – rivolta ad artiste e artisti under 35 – che invita a presentare una serie fotografica in linea con il concept dell’edizione. Il progetto si caratterizza per un approccio alla fotografia votato alla ricerca artistica. La giuria, composta nella scorsa edizione da Lorenza Bravetta (curatrice fotografia, cinema e new media Triennale Milano), Paola Di Bello (artista), Francesca Lazzarini (curatrice indipendente), Adele Ghirri (Eredi Luigi Ghirri) e Walter Guadagnini (direzione Fotografia Europea), ha assegnato il Premio Luigi Ghirri a Giulia Mangione “per la solidità della ricerca, per la qualità fotografica del lavoro, e per aver indagato il tema dell’appartenenza in relazione al sentimento della fine”.
Il lavoro di Giulia Mangione è stato presentato ad aprile 2023 all’interno della mostra Appartenenza, a Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, nell’ambito della manifestazione Fotografia Europea.
BIO
GIULIA MANGIONE
(1987)

Giulia Mangione (Firenze, 1987) vive e lavora a Oslo. Utilizza fotografia, video e scrittura per esplorare il concetto di identità e appartenenza. Dopo un master in letteratura alla Goldsmiths University di Londra, ha conseguito un master in Fine Arts alla Art Academy di Bergen e un diploma in Advanced Visual Storytelling alla Danish School of Media and Journalism di Århus.
Il suo libro Halfway Mountain (Journal, 2018) è stato selezionato per il Prix du Livre a Les Rencontres d’Arles e nominato per il MACK First Book Award. Ha esposto il suo lavoro in musei e gallerie, fra cui International Center of Photography di New York, Musée de l’Élysée di Losanna, Foto-Forum di Bolzano, Fotogalleriet di Oslo e Bergen Kunsthall.
Ritratto © Terje Abusdal