Hot Zone
La scoperta della zona del cervello in cui vengono generati i sogni è relativamente recente, si trova esattamente sopra la nuca e prende il nome di “hot zone”. Hot Zone è un progetto visivo che documenta lo svolgimento di un sogno lucido, ponendo lo spettatore in bilico tra finzione e realtà e si serve della fotografia come prova tangibile della sua esistenza.
“Ho iniziato questo nuovo lavoro in un momento complicato della mia vita; alla fine del 2019, soffrivo d’insonnia ed ero molto ansiosa per il futuro, per il destino dell’essere umano e per l’ambiente, seriamente compromesso. I sogni hanno iniziato a fondersi con la realtà, diventando immagini: da quel momento la mia ossessione è stata quella di riprodurre ciò che vedevo durante le mie ore di sonno, annotando dettagli e cercando di ricrearli visivamente.”
Le immagini presenti a livello subconscio vengono trasformate in un percorso in cui visioni, flashback e allucinazioni si connettono tra loro, dando vita a nuove dimensioni spazio-temporali e mondi psichedelici. Il rapporto con il paesaggio e con la natura è complesso: i luoghi reali sono stati alterati tramite interventi di digital painting e sembrano provenire da pianeti alieni, assumono colori insoliti e si fanno specchio della tensione dell’essere umano nei confronti del futuro della Terra. Nella bellezza si nasconde un’inquietudine: ”I had a dream, which was not all a dream” (L. Byron).
Hot Zone diviene sinonimo di meta reale e a-temporale, dando vita a ciò che solitamente è destinato a perdersi dopo ogni risveglio. Il contributo dell’intelligenza artificiale può aiutare a superare il limite umano della memoria. All’interno del progetto, ci sono immagini (formato quadrato) di documentazione prodotte da una rete neurale creata dall’artista.
Progetto selezionato per Giovane Fotografia Italiana #09 – POSSIBILE
BIO
CLAUDIA FUGGETTI
(Taranto, 1993)
Dopo la laurea in Beni Culturali, Claudia Fuggetti viene ammessa con borsa di studio al Master in Fotografia e Visual Design alla NABA di Milano. Successivamente si specializza in Didattica Multimediale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si laurea con lode. I suoi lavori sono stati esposti in Italia e all’estero presso: Fondazione Feltrinelli (2018), Noorderlicht International Photo Festival (2021), Les Rencontres de la Photographie Arles (2018), Photo Open Up Padova (2021) e sono stati selezionati per The Censored Exhibition in occasione del Copenhagen Photo Festival (2021) e per The Human Blueprint – Rotterdam Photo Festival XL (2022) . È anche uno dei 150 talenti emergenti in Europa per Fresh Eyes 2021 di GUP Magazine e vincitrice di Edition 365 del British Journal of Photography. Altre pubblicazioni includono Rolling Stone Black Camera, Der Greif, Libération e Paper Journal.