Federica Landi

SPECTRUM

Spectrum è un progetto che nasce dall’interesse su come l’uomo negozia e modella il paesaggio tramite le proprie percezioni e sulla necessità di riappropriarsi di esso tramite “filtri tecnologici”.

L’intento è quello d’investigare l’attitudine contemporanea a modificare il paesaggio trattandolo come oggetto estetico personalizzato sui cui si attua una sperimentazione visiva. Cercando di capire come i nuovi media si posizionino tra l’occhio umano e il paesaggio “filtrando” la nostra azione di vedere.

I paesaggi presentati prendono in esame aree periferiche urbane e extra-urbane, sopra a cui sono stati giustapposti dei filtri di plexiglass colorato che creano distorsioni e rifrangenze.

L’approccio visivo adottato dalla fotografa non vuole documentare lo spazio, bensì entrare in una dimensione ludica di riappropriazione di esso. Immaginando che anche la propria fotocamera possa comportarsi come un I-phone, modificando i connotati di architetture e spazi.

L’uso dei filtri colorati infatti permette solo a certe frequenze luminose di passare e dunque solo alcune informazioni sono trasmesse all’occhio, mentre altre sono completamente obliterate.

Progetto presentato in Giovane Fotografia Italiana #04 | SIDEWAYS

L’artista è stata selezionata da BJCEM Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerrané per Mediterranea Youth Photo.

• 

• 

• 

• 

•