L’ORDINE DELLE COSE

Giorgio De Vecchi indaga il rapporto tra contenitore e contenuto e le ambiguità che esso può generare.

Il progetto propone una sequenza di immagini che inducono a comprendere l’importanza della conservazione, dell’archiviazione e della ricerca e la necessità di una continua messa in discussione del significato del nostro patrimonio storico, che vede parimenti coinvolti istituzioni e pubblico nella domanda su come e a quali scopi utilizzare questa enorme quantità di materiale.

Coerentemente con questo assunto, la sequenza di immagini crea un percorso visivo volutamente privo di un ordine di lettura e interpretativo, che si muove in modo autonomo seguendo un itinerario soggettivo dell’autore.

Progetto presentato in Giovane Fotografia Italiana #05 | LOOP

BIO

GIORGIO DE VECCHI
(Feltre, 1986)

Si laurea in Architettura e Città all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia IUAV nell’ottobre 2014 con la tesi “Dimenticare Venezia”. Si diploma al master in Fotografia dell’Università IUAV di Venezia nel 2017 e collabora con il fotografo Stefano Graziani.

Ha esposto in Photo Open Up / Festival Internazionale della Fotografia 2020 con il progetto“Ultrapersonale”; nel 2018 a Campo Space nell’ambito della mostra “Per l’ultima volta” a cura di Stefano Graziani; nel 2017 è stato selezionato per Giovane Fotografia Italiana # 05 – LOOP nell’ambito del festival Fotografia Europea a Reggio Emilia.

Nel 2017 insieme a Giulia Di Lenarda ha fondato Gerdastudio: uno studio indipendente con sede tra Venezia e Milano specializzato in fotografia di architettura e design, still-life, riproduzioni artistiche, mostre, spettacoli e installazioni.

Vive e lavora a Venezia.


giorgiodevecchi.com