EXERESI

“La propaganda è da sempre parte integrante delle attività belliche, in quanto rappresenta un mezzo di comunicazione strettamente veicolato e ponderato. In grado di orientare e controllare il pensiero delle masse di individui attraverso la legittimazione della guerra, che viene rappresentata come un evento spettacolare e necessario, attraverso la creazione di eroi e la demonizzazione del nemico.

In questo lavoro l’artista rielabora il linguaggio tipico della propaganda. Alle volte intervenendo su foto di giornali propagandistici indistintamente nazisti, fascisti e comunisti, stravolgendone l’artefatto messaggio. Altre volte facendo semplicemente emergere la crudezza di elementi già presenti con dei close-up strettissimi che rivelano particolari e dettagli eloquenti e inquietanti.

La propaganda estrapolata dal suo contesto culturale e storico non risulta più “rassicurante e positiva”, ma al contrario, perdendo la patina falsa e arrogante che la caratterizza, rivela le atrocità nascoste dietro alla guerra, e insinua nello spettatore il dubbio che ancora oggi l’informazione e la libertà di espressione siano veicolate e controllate dai media, in maniera sicuramente meno esplicita e più subdola, ma non per questo meno condizionante.” (Giulia Guidi)

Progetto presentato in Giovane Fotografia Italiana #04 | SIDEWAYS

BIO

PAOLO CIREGIA
(Viareggio, 1987)

La sua ricerca si focalizza sulla destrutturazione delle ideologie politiche, sui mezzi di comunicazione di massa e sull’alienazione.

Trascorre cinque anni tra Italia e Ucraina per poi seguire il conflitto russo-ucraino, ricerca che confluisce, nel 2014-15, nel lavoro intitolato Perestrojka.

Espone in mostre collettive e personali in Italia e all’estero (New York, Londra, Galles, Roma, Milano, Torino, Zagabria).

Vincitore del premio FOAM Talent 2016. menzione d’onore Premio Francesco Fabbri (2016), TU35 presso il Museo Pecci di Prato e Leica Talent 2012.

Vive a Massa Carrara.


paolociregia.eu