
Benedetta Casagrande. All Things Laid Dormant
Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri 2024
A cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi
31 gennaio – 2 marzo 2025
Triennale Milano (Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano)
Ingresso libero
Il lavoro di Benedetta Casagrande ha vinto l’undicesima edizione di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri nell’ambito del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia e, grazie alla partnership tra Comune di Reggio Emilia e Triennale Milano, viene ora esposto in Triennale.
Prosegue la collaborazione tra il Comune di Reggio Emilia e Triennale Milano, una delle più importanti istituzioni culturali in Italia. Il progetto di Benedetta Casagrande, che ha vinto l’undicesima edizione di Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri 2024, iniziativa, organizzata dai Servizi Culturali, dedicata alla scoperta e valorizzazione di talenti emergenti della fotografia in Italia, viene ore esposto in versione ampliata in Triennale dal 31 gennaio al 3 marzo 2025.
La mostra Benedetta Casagrande. All Things Laid Dormant, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, si interroga sullo spazio che gli animali occupano nel nostro immaginario personale e collettivo, sulla convivenza intraspecifica e sulla possibilità di costruire nuove forme di parentela e intimità in un contesto di estinzione di massa. All Things Laid Dormant è al “contempo un’ode e un’espressione di cordoglio che incarna la sofferenza del lutto e il desiderio di ritrovare un senso di appartenenza nel contesto fragile del nostro tempo”.





Benedetta Casagrande (Milano, 1983) sviluppa la sua pratica artistica attraverso la slow research, che vede nella lentezza il principio di ascolto, di decelerazione e di riposizionamento rispetto al mondo, in grado di collocare l’esperienza umana all’interno di reti di relazioni, spazi e temporalità più ampie. Con la sua ricerca l’artista affronta anche le storie materiali del mezzo fotografico, indagando i modi in cui esso è coinvolto in dinamiche di distruzione ambientale. Benedetta Casagrande è anche vincitrice del FE+SK Book Award 2024 e ha ricevuto la menzione speciale dalla giuria alla XIII° edizione del Premio Francesco Fabbri. Il suo lavoro è stato esposto in mostre nazionalie internazionali, tra cui CLOSER, PhMuseum Days (Bologna, 2024), Contaminazioni, Palazzo dei Musei, Fotografia Europea Festival (Reggio Emilia, 2024), Photo Brussels Festival (2024), ADI Design Museum (Milano, 2023), 副本 INSTANCE (Shanghai, 2021) e Photo Ireland Festival (2019). È autrice del libro fotografico All things laid dormant, pubblicato con Skinnerboox nel 2024. Nel tempo libero lavora come volontaria in un centro di recupero per animali selvatici.
Giovane Fotografia Italiana | Premio Luigi Ghirri è un progetto promosso dal Comune di Reggio Emilia, di cui Triennale Milano è partner dal 2022, dedicato alla scoperta e valorizzazione di talenti emergenti della fotografia in Italia. A partire dalla decima edizione ha visto inoltre la partnership con Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea; Fotodok, Utrecht; Fotofestiwal Łódz in Polonia; Photoworks, Brighton e vede il contributo di Reire srl, Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Reggio Emilia. Il progetto GFI#11 | Premio Luigi Ghirri 2024 è realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna.
Il format di Giovane Fotografia Italiana prevede una open call gratuita – rivolta ad artiste e artisti under 35 – che invita a presentare una serie fotografica in linea con il concept dell’edizione. Il progetto si caratterizza per un approccio alla fotografia votato alla ricerca artistica. La giuria – composta nella scorsa edizione da Giovanna Calvenzi per Triennale Milano, Alessandro Dandini de Sylva, Paola De Pietri, Adele Ghirri per l’archivio eredi Luigi Ghirri, Luce Lebart, membro della direzione artistica di Fotografia Europea – ha assegnato il Premio Luigi Ghirri a Bendetta Casagrande “per l’utilizzo consapevole del linguaggio fotografico, per la scelta di rivolgere lo sguardo verso microcosmi ai quali siamo interconnessi in modo invisibile e spesso inconsapevole. Per aver affrontato l’ambiguità dell’immagine fotografica in modo coerente e poetico”.
La mostra è promossa da Triennale Milano in collaborazione con Comune di Reggio Emilia.