Notes for a Silent Man

“È il racconto dell’accettazione progressiva di un’altra parte di se stessi, del nuovo, in una delle sue molteplici forme.
Si decide di affrontare le emozioni attraverso le immagini di famiglia e le fotografie scattate durante un viaggio, intrapreso proprio alla riscoperta della memoria e dei ricordi legati alla figura paterna e all’infanzia. Raccoglie pezzi che si trasformano in isole di arcipelaghi sconosciuti; per parlare al padre, Camerini usa la macchina fotografica e le immagini si trasformano in un linguaggio, in un tentativo di spiegazione.
Per capire bisogna mettersi alla prova, rendendo pubblico un significato privato: questa storia è nostra perché crescere è un’esperienza di tutti.”
(Giulia Ticozzi, Questo è un viaggio iniziatico)

Emanuele Camerini
(Roma, IT, 1987)

Lavora come freelance affiancando al lavoro editoriale un percorso di ricerca personale che, attraverso una narrativa intimista, si pone tra la fotografia documentaria e quella concettuale.
Dopo il diploma in Fotografia allo IED, frequenta il corso in Visual Storytelling presso la DMJX di Aarhus in Danimarca. Nel 2020, con l’opera inedita Bradbury, vince il bando Cantica21. Italian Contemporary Art Everywhere promosso da Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero della Cultura per valorizzare l’arte contemporanea italiana nel mondo. I suoi lavori sono stati esposti in vari festival come Fotografia Europea, SI Fest, Riga Photomonth e pubblicati su testate nazionali ed estere quali Financial Times, ZEIT, Stern, La Repubblica.
Vive e lavora in Italia.

> Lisbona > Eredità: Emanuele Camerini, Valentina D’Accardi, Martina Zanin