Cosa vediamo quando chiudiamo gli occhi? Quali sono le immagini che portiamo con noi? Nei progetti di Alisa Martynova, Francesco Merlini e Iacopo Pasqui le immagini fotografiche rimandano, attraverso l’accostamento e il montaggio, alla complessa rete di rapporti, sensazioni e sentimenti attraverso cui immaginiamo e vediamo il mondo.
Alisa Martynova
NOWHERE NEAR

Il viaggio del migrante è lungo. Notte dopo notte, si avvicina lentamente all’orizzonte come fanno le stelle che compongono le costellazioni. Non solo normali stelle ma stelle esuli, espulse a grande velocità da buchi neri, sparse attraverso il cosmo dalla forza della loro propulsione. Queste stelle sparpagliate nell’universo, durante il loro viaggio, sono come i migranti che ho incontrato in Italia, venuti attraverso l’Europa alla ricerca dell’El Dorado.
Nella testimonianza corale delle voci che ho raccolto, la costellazione celeste è formata da giovani africani di paesi, genere e tratti somatici diversi, una testimonianza dell’individualità e della diversità che ognuno di loro incarna.
Francesco Merlini
SURIMI

Da sempre i pittori detengono il privilegio di poter ricreare le immagini dei sogni. Tuttavia anche la fotografia può essere usata per rappresentare il mondo onirico. Lo scostamento tra la realtà e la rappresentazione, così come appare attraverso il medium fotografico, crea infatti un cortocircuito simile a quello che proviamo quando sogniamo. Allo stesso modo che nei sogni, nelle fotografie la realtà sembra inesatta, visivamente deformata, ma depositaria di emozioni più intense.
Singoli frammenti di reale, fotografati e decontestualizzati, diventano così archetipi collettivi di un mondo immaginifico, scorci potenziati costruiti con pezzi di realtà per mostrare un universo che non possiamo fotografare ma solo sognare.
Iacopo Pasqui
RACCONTO D’ESTATE

Il racconto d’estate è una storia semplice, frammentaria, un ricordo leggero e nitido come certi sogni. Ispirato ai racconti delle quattro stagioni di Eric Rohmer, dura il tempo di una carezza. È un sogno compiuto a occhi aperti, un attimo di evasione che evoca l’entusiasmo per quei pochi attimi di vacanza tanto desiderati.
Questi fotogrammi sono testimoni dei miei sogni. La fotografia mi ha aiutato a capire che se le nostre aspettative ci spingono talvolta verso orizzonti irraggiungibili, i sogni sono invece spesso semplici e a portata di mano: per rendere tangibile l’impalpabile non c’è bisogno di andare troppo lontano.