GFI ON THE ROAD – PREMIO FRANCESCO FABBRI
Il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, istituito dalla Fondazione Francesco Fabbri Onlus promuove l’arte emergente e le ricerche fotografiche contemporanee.
Il concorso aperto a tutte e a tutti gli artisti contemporanei, si divide in due sezioni. La sezione arte emergente, rivolta ad artisti e artiste Under 35 e la sezione fotografia contemporanea, rivolta agli autori e alle autrici che operano con il mezzo fotografico senza limiti di età.
Tra i finalisti della sezione “Fotografia Contemporanea” troviamo alcuni volti noti di Giovane Fotografia Italiana.
Silvia Bigi, Domenico Camarda, Marina Caneve, Valeria Cherchi, Paolo Ciregia, Luca Massaro, Iacopo Pasqui, Claudia Petraroli, Jacopo Valentini e Martina Zanin.
L’attuale emergenza sanitaria ha impedito il normale svolgimento della cerimonia di premiazione. Pertanto il 13 febbraio 2020 alle 17.30 si è svolta in modalità online.
I vincitori e le menzioni
A vincere nella sezione Fotografia Contemporanea è Paolo Ciregia (Viareggio, 1987) con Stalin 2 (2019), un lavoro collegato al recente dibattito sul valore simbolico dei monumenti che, specie negli Stati Uniti, ha portato alla rimozione di alcune sculture dal carattere divisivo. L’artista ha collezionato vari busti che ritraggono alcuni tra i più noti dittatori del XX secolo vedendo in questi i simulacri di un potere che vuole insinuarsi nella sfera domestica. Ciregia ha creato delle immagini dalle parvenze aniconiche attraverso la scansione degli anfratti degli oggetti, per farne emergere metaforicamente il lato oscuro.
La prima menzione della Giuria va a Silvia Bigi (Ravenna, 1985) per Urtümliches Bild #5 (2020), un’opera strettamente legata al periodo che stiamo vivendo segnato dalla pandemia. L’artista ha creato un archivio di sogni, occorsi a persone di vari paesi del mondo durante il periodo di confinamento, che sono poi stati trasformanti in immagini da un algoritmo di apprendimento automatico. La macchina, fallendo il suo compito, ha generato una serie di scenari perturbanti che rimandano alla dimensione dell’inconscio umano.
Infine una menzione è andata a Claudia Petraroli (Teramo, 1987) per L’arte è il geroglifico della potenza (gennaio 2020) del 2020, un’opera che innesca una riflessione sulle dinamiche del lavoro all’interno del sistema capitalista. La stampa su raso riporta delle tracce digitali connesse all’attività grafica di post-produzione svolta dall’autrice per alcuni brand del lusso: si tratta di un ‘furto’ che idealmente la risarcisce del tempo sottratto alla pratica artistica e crea un cortocircuito nelle logiche del sistema produttivo.
La giuria
I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione di Fondazione Francesco Fabbri Onlus.
I lavori finalisti rimarranno esposti fino al 26 febbraio 2020 all’interno della mostra collettiva di Villa Brandolini.
La composizione delle Giurie del Premio ha potuto annoverare autorevoli critici e curatori.
Per la sezione “Arte emergente” Lorenzo Balbi, Lucrezia Calabrò Visconti, Angel Moya Garcia e Stefano Raimondi.
Per la sezione “Fotografia contemporanea” Daniele De Luigi, Francesca Lazzarini, Giangavino Pazzola e Mauro Zanchi; con la partecipazione ad entrambe di Carlo Sala, curatore del Premio.
Il Premio è promosso da Fondazione Francesco Fabbri e reso possibile grazie al supporto della famiglia Fabbri e alla collaborazione del Comune di Pieve di Soligo. La rassegna gode del patrocinio della Provincia di Treviso, Landscapes Stories, Lago Film Fest e TRA (Treviso Ricerca Arte).