Ritualia – Ferite / Feritoie

Il lavoro di Marco Maria Zanin, che si snoda attraverso l’uso della fotografia in dialogo con l’antropologia, è orientato a una rilettura e risignificazione del rapporto con la terra e con le tradizioni popolari. Uno dei contesti di ricerca più frequenti dell’artista è il museo etnografico, del quale attraverso l’arte si propone di decostruire le categorie alla base, orientandolo verso un’idea di museo aperto, in costante divenire. Gli oggetti del mondo contadino vengono letti sotto una luce che crea forti relazioni con oggetti di culto e di uso comune di altre culture, a sottolineare il tratto interculturale e universale che ruota attorno al rapporto con la terra.

Marco Maria Zanin
(Padova, IT 1983)

Marco Maria Zanin, artista e ricercatore, vive e lavora tra Padova e Lisbona, dove è attualmente dottorando in Antropologia presso ISCTE/NOVA. Si laurea prima in Lettere e Filosofia e poi in Relazioni Internazionali presso l’Università di Padova.
Sue opere sono contenute in collezioni pubbliche e private di diverse parti del mondo, tra cui MART di Rovereto, Museo Morandi di Bologna, MAM di Rio de Janeiro, Salsali Museum di Dubai, Galleria Civica di Modena. Nel 2015 è il fondatore di Humus Interdisciplinary, piattaforma internazionale che organizza residenze artistiche al fine di attivare patrimoni culturali nelle zone rurali tra l’Italia e il Portogallo.

CITTÀ DEL MESSICO

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA

Eyes on Tomorrow

Giovane Fotografia Italiana nel Mondo

> Radici: Martina della Valle, Federica Landi, Marco Maria Zanin

> Potere: Paolo Ciregia, Massimiliano Gatti, Zoe Paterniani

CITTÀ DEL MESSICO

9 DICEMBRE 2021 – 31 GENNAIO 2022
Da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18