MEMORIE
Il cambiamento che Internet ha portato nel mondo della fotografia l’ho vissuto in prima persona.
La rete, grazie alle piattaforme di condivisione on-line, mi ha permesso di “mostrare” i miei scatti al più alto numero di pubblico in un tempo ristretto (è il caso flickr). Nel 2011 le mie foto vennero notate da un professore del Cleveland Institute Of Art che mi invitò ad esporre per la prima volta i miei lavori a New York quando ancora nella mia città solo alcuni amici sapevano della mia passione. E’ stato certamente un grande incoraggiamento. Il mio rapporto con la fotografia è passato dal web e dal digitale (strumenti con i quali ho iniziato il mio percorso) all’uso della pellicola, che è oggi il mio grande amore. Porto sempre con me la macchina fotografica per essere sempre pronta a catturare chi e cosa mi passa davanti.
Questo progetto cerca di esprimere un percorso di cambiamento personale: dai miei primi autoscatti in digitale alle foto analogiche, dalla solitudine alla condivisione, dalle strade all’intimità, da dentro a fuori.
Progetto presentato in Giovane Fotografia Italiana #02 | CAMBIARE

© Giulia Agostini

© Giulia Agostini

© Giulia Agostini

© Giulia Agostini

© Giulia Agostini
BIO
Giulia Agostini
(Padova, 1983)
Espone per la prima volta nel 2011 a New York (The Young and Recluse e Underline Gallery), dopo essere stata notata da un professore del Cleveland Institute of Art. Partecipa a molti progetti della sua città (Nuovi Segnali 2012, Superfluo Project, So far so god Festival) e ha alle spalle diverse pubblicazioni e interviste, ricordiamo quella su C-head magazine e Enquire magazine.